E tuttavia, a ben guardare, stringendo gli occhi per evitare il riflesso accecante che fa sparire i contorni, quei due anni non sono trascorsi senza lasciare scorie. Tanto per fare un esempio, fino al dicembre 2009 sono stati registrati 125 aggressioni, 21 omicidi, 27 atti vandalici tutti omofobici. Per tacere del resto, che è un resto che ognuno percepisce presente ma sfumato ( ti ricordi di Papi? e del reato di clandestinità? E di tutto il gran clamore sulla sicurezza? L esercito in città? E la crisi? E il parlamento mortificato dai decreti e dalle fiducie? E aspetta, il lodo Alfano? Te lo ricordi?E l acqua, il lavoro?) Ce lo ricordiamo, certo. Ma non è una conoscenza, piuttosto un'evocazione. Perché galleggia per qualche giorno, al dondolìo della notizia-spettacolo e poi torna a fondo, come un relitto inamovibile.
E allora mi pare che l orizzonte vischioso sia diventato ancora più vischioso, che la macchia di brutto si sia allargata, velenosa. E che non sembra arrestarsi.
Per questo, forse, si riapre. E comunque, oggi, due anni dopo, mi pare urgente continuare a parlare del brutto. Guardarlo in faccia.
Cominciamo con due notiziole secondarie:
1) Affondi alla cultura ( da www.giudiziouniversale.it)
In tempi di tagli, il Ministero dell'Istruzione stanzia 60mila euro per il progetto Musica & Parole: i versi di Pascoli e Saba cantati da ex partecipanti dei talent-show e vecchie glorie della canzone. Ecco come funziona l'educazione musicale quando il modello didattico è la scuola di Amici
di Marco Dalpane
illustrazione di Elide Gramegna
Nell’epoca della crisi della discografia c’è un cd che, non ancora uscito, ha già conquistato due dischi d’oro sulla base delle sole “prenotazioni”: Musica & parole -10 in poesia! sarà "distribuito" in 70.000 copie nelle scuole medie italiane di alcune regioni (Piemonte, Lombardia, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sicilia)per volere del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ed entrerà a far parte del programma di studio. In tempi di crisi - e di tagli - Il Ministero contribuisce alle spese con 60mila euro, cifra non enorme ma sufficiente a coprire i costi di stampa del cd.
Di che si tratta? Un bouquet di dieci classici della poesia italiana musicati ed interpretati da attori, giovani promesse emerse dai talent show, vecchie glorie della canzone. I titoli e i rispettivi interpreti sono: Pianto antico di Giosuè Carducci (l’attore Danilo Brugia e Idaelena), X agosto di Giovanni Pascoli (Antonino, ex-di Amici), I pastori di Gabriele D’Annunzio (tenore Piero Mazzocchetti), L’infinito di Giacomo Leopardi (Rossana Casale), Meriggiare pallido e assorto di Eugenio Montale (Mario Venuti), Uomo del mio tempo di Salvatore Quasimodo (Mario Lavezzi), Città vecchia di Umberto Saba (Dennis Fantina, star di Saranno Famosi e Notti sul Ghiaccio), Gabbiani di Vincenzo Cardarelli (Ivana Spagna), La madre di Giuseppe Ungaretti (Iva Zanicchi) e A Zacinto di Ugo Foscolo (Elisa Rossi da X Factor e Giuseppe Zeno della fiction L’onore e il Rispetto).
Autrice di tutte le musiche è Loriana Lana, testimonial della candidatura del nostro premier al premio Nobel per la Pace, autrice della canzone Silvio forever ("...Silvio forever sarà, Silvio realtà Silvio per sempre / Silvio fiducia ci dà Silvio per noi futuro e presente / nobile e giusto tu ci piaci per questo, sei il pensiero che ci guiderà...") e coautrice, insieme allo stesso Berlusconi, di Tempo di rumba, portata al successo da Mariano Apicella. Questi i fatti. Da dove cominciare con i commenti?
L’Italia è un paese diviso, si sa. Si potrebbe dire che a qualcuno piacerà e a qualcuno no. Certo, ognuno ha il diritto di esprimere il proprio gusto e il proprio orientamento in fatto di musica, di poesia e tutto il resto: ma qui il discorso è diverso. Perché il Ministero saggiamente nomina commissioni di esperti e gruppi di lavoro con l’incarico di immaginare la scuola di oggi e di domani, promuove convegni e seminari tra gli esperti di didattica e educazione musicale? Immagino perché si preferisce non lasciare all’arbitrio dei singoli insegnanti scelte che riguardano i programmi, le metodologie, i contenuti dell’insegnamento.
Nel campo della didattica della musica, ad esempio, esistono organismi di diretta emanazione del Ministero (il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica Miur, l'Ansas - ex Indire, l'Invalsi - Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione). Ma in Italia agiscono anche associazioni riconosciute a livello internazionale, come la Siem, esistono prestigiose collane editoriali, riviste specializzate e in generale una pubblicistica di grande valore, e nel mondo universitario o dei Conservatori l’educazione musicale è argomento di continua riflessione.
In occasione del recente seminario nazionale Musica 2020 promosso dal Ministero, una domanda faceva da sottotesto a molti interventi, e in qualche caso era anche esplicitata:
perché nonostante gli sforzi straordinari e la ricchezza dei contenuti espressi nel campo della didattica musicale i risultati concreti sono così modesti? Cioè perché la musica nella scuola si fa così poco e male? Ci piacerebbe sapere se qualcuno, ed eventualmente quale, di questi organismi è stato consultato per valutare l’operazione Musica & parole -10 in poesia!.
Per farsi un’idea dei contenuti si possono trovare frammenti dei brani sul sito del produttore, sconsigliato a chi non ha abbastanza fegato e ai deboli di cuore e, comunque, da assumersi preferibilmente a stomaco vuoto. In altre parole: devastante. Da parte mia confesso di non essere riuscito ad ascoltare per intero i brani scaricabili in rete. Anzi, di essermi soffermato per pochi secondi su ciascuno: ma se qualcuno mi dimostrasse che in un qualsiasi brano dell’antologia si nasconde un passaggio che sia all’altezza del miglior Drupi (per i critici più avveduti quello della metà degli anni ‘80) chiederei perdono per queste mie ingenerose parole fino alla fine dei miei giorni.
C’è da sperare che una diffusa sensibilità estetica degli adolescenti, alimentata anche dall’ascolto dei Metallica e di De Andrè, di Elio e le storie tese o degli Owl City possa funzionare da antidoto. In attesa di potersi nutrire di un lieder di Schubert, di una canzone di Capossela o di un brano di Sam Sadigurski da Words project. Ma questo sarebbe un altro mondo.
2) 'Pazzo' per videogiochi, madre chiama cc
Preso in giochi guerra si rifiutava mangiare e andare a scuola
ANSA) - GENOVA, 12 GIU - La madre di un tredicenne ossessionato dai videogiochi di guerra si e' rivolta ai carabinieri, che hanno ritirato la consolle del gioco.La donna si e' rivolta alla stazione dei carabinieri della Valpolcevera quando si e' accorta che il figlio stava manifestando un'ossessiva dipendenza da 'Wargames on line', un sito riservato ai maggiorenni. La passione ha portato il ragazzo a saltare il pranzo, e in qualche occasione le lezioni, pur di non smettere di giocare.
Niente di grave. Solo sessantamila euro per il CD, una cifra irrisoria se
rapportata alle favolose girandole della spesa pubblica.
Solo una crisi fra madre e figlio, brillantemente risolta dall autorità dei carabinieri.
La cifra che accomuna le due notizie è l assenza, dopo demolizione sistematica, della nozione di responsabilità.
E una voragine di brutto che rischia di inghiottire un universo.
Se riapriamo, io ripartirei da qui.
Cuorerosso